Destinatari

La Comunità Educativa “CRISALIDE” si configura come una struttura educativa residenziale rivolta a minori in difficoltà per i quali non è possibile l’affido o si è in attesa di affido. L’inserimento in Comunità avviene quando esista corrispondenza tra bisogni dell’utente e capacità di risposta della struttura. A questo proposito la Comunità si riserva 30 giorni di tempo prima di rendere definitivo l’inserimento.

La Comunità può accogliere fino a 10 minori di ambo i sessi e di età compresa tra i 3 e i 18 anni. É prevista una disponibilità aggiuntiva di due posti per le emergenze. Si tratta di minori non accompagnati italiani e stranieri, così da vivere all’interno della struttura una convivenza multiculturale che insegni loro il rispetto delle diversità. I minori sono inseriti in Comunità con misure penali (misura cautelare del collocamento in comunità, messa alla prova, affidamento in prova al Servizio Sociale) o con provvedimenti di affido all’ente Pubblico e collocamento in comunità (ragazzi soli, stranieri non accompagnati con apertura di tutela, o allontanati dalla famiglia per condizioni di disagio o di rischio con procedimenti civili o amministrativi). La permanenza del minore presso la Comunità viene stabilita in accordo con i servizi territoriali invianti. Il numero di minori accolti non può mai essere superiore a quello previsto dalle normative regionali. Si possono accogliere anche minori con disagio psichico, previa valutazione dei casi.

Per ogni utente è redatta una cartella personale che comprende i dati anagrafici, tutelati dalla normativa sulla privacy, l’anamnesi familiare, il Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I.) e gli interventi concordati sia con la famiglia, sia con i servizi pubblici preposti.

L’utente ha precisi diritti e doveri sui diversi fronti della sua vita quotidiana. Sul piano generale, l’utente ha diritto:


  • Al rispetto della dignità umana, intimità e pudore;
  • Ad essere tutelato nella propria privacy (675/96 – L.196/03);
  • A ricevere informazioni corrette, chiare ed esaustive, sull’organizzazione della struttura e sul progetto educativo individualizzato elaborato dall’équipe della Comunità;
  • All’eventuale somministrazione, di farmaci inerenti patologie accertate e a tutte le altre prestazioni necessarie;
  • A poter ricevere i propri familiari ed amici, salvo prescrizioni;
  • A partecipare attivamente alla vita comunitaria;
  • Ad essere trattato con cortesia e umanità, senza arroganza;
  • A vivere in un ambiente pulito e funzionale;
  • A disporre di una nutrizione di buona qualità, sicura e variata rispettando il menù giornaliero (salvo esigenze di natura sanitaria);
  • Ad avere spazi per gli oggetti personali e un uso quotidiano degli spazi in comune.

Per usufruire pienamente dei propri diritti, è fondamentale la diretta partecipazione all’adempimento di alcuni doveri:


  • Il dovere di adottare un comportamento educato e responsabile in ogni momento, nel rispetto e nella comprensione dei diritti degli altri ospiti (evitare rumori, luci accese, radio, stereo e televisione a volume alto), con la volontà di collaborare e seguire le direttive degli educatori e dei responsabili;
  • Il dovere di rispettare gli ambienti, le attrezzature e gli arredi che si trovano all’interno della struttura, ritenendo gli stessi patrimonio di tutti e quindi anche propri;
  • Il dovere di rispettare in ogni circostanza l’organizzazione degli orari concordati: della sveglia, dei pasti, del riposo pomeridiano e notturno, delle visite di amici e parenti, delle uscite e dei rientri, al fine di permettere lo svolgimento della normale attività assistenziale, terapeutica e occupazionale, di favorire la quiete e il riposo degli altri ospiti;
  • Il dovere di ricevere amici e parenti solo nei luoghi consentiti;
  • Il dovere di adottare un abbigliamento semplice e decoroso (oggetto d’oro e denaro saranno custoditi dalla direzione);
  • Il dovere di rispettare gli spazi altrui e di non ingombrare con oggetti personali gli spazi comuni al fine di permettere la pulizia quotidiana delle camere e garantire un’igiene ottimale;
  • Il dovere di osservare le normali regole di igiene personale;
  • Il dovere di rivolgersi al personale prima di prendere iniziative personali;
  • Il dovere di trattare gli altri ospiti con cortesia, senza arroganza, tenendo conto delle difficoltà, dei tempi e di eventuali limiti dell’altro;
  • Il dovere di effettuare i servizi quotidiani e settimanali secondo la turnazione stabilita.

Pertanto è Assolutamente Vietato:


  • Allontanarsi da soli dalla Comunità;
  • Far uso di forme di aggressività fisica e verbale;
  • Introdurre in Comunità o consumare bevande alcoliche e/o sostanze illegali;
  • Danneggiare o appropriarsi di beni o proprietà della Comunità o di altri ospiti.

Inoltre al fine di una maggiore tutela di tutti gli ospiti:


  • I bagagli in entrata e in uscita sono sottoposti al controllo del personale educativo in presenza degli interessati;
  • L’introduzione di sostanze proibite e i comportamenti violenti vengono immediatamente segnalati all’autorità giudiziaria;
  • La cucina e la dispensa rimangono chiuse negli orari di non utilizzo.

Procedure (Inserimento e Dimissioni)

La nostra struttura comunitaria accoglie solo minori segnalati dai servizi sociali territoriali e dal Tribunale per i Minorenni, previa verifica da parte dell’équipe interna della compatibilità dell’inserimento con il Progetto Educativo della struttura. I servizi sociali insieme alla richiesta di inserimento, in un incontro con l’équipe comunitaria, presentano una relazione sulla situazione del minore, sulla sua condizione psicologica e sulla famiglia d’origine. Il protocollo d’ingresso, indirizzato al Responsabile della Cooperativa, dopo aver sottoposto il caso al Coordinatore e all’équipe educativa, viene completato con la seguente documentazione:

  • Affidamento del Giudice Minorile;
  • Certificato di Nascita del Minore;
  • Certificato Medico attestante l’assenza di malattie contagiose in atto;
  • Screening per i marcatori del virus epatite (facoltativo);
  • Esami tossicologici e screening per la determinazione di anticorpi contro HIV (facoltativi).

Le Dimissioni del minore sono valutate e concordate con i Servizi Sociali territoriali quando l’èquipe psico-educativa della Comunità ritiene che siano stati raggiunti gli obiettivi prefissati nel Progetto Educativo Individualizzato. Fondamentale la collaborazione tra servizi invianti e Comunità nella prospettiva di una comune linea di intervento anche con la famiglia di origine, per un reinserimento nel contesto d’origine graduale e concordato. In casi del tutto eccezionali, quando la presenza del minore provochi grave e comprovato pregiudizio al minore stesso e/o agli altri minori e/o agli operatori, esperiti tutti i tentativi di supporto attivabili, ci si orienta verso una collocazione più idonea al benessere del minore.

In caso di FUGA dalla Comunità di minore o minori deve essere avvisata immediatamente la Questura (Commissariato di Polizia) e successivamente informati gli altri organi giudiziari, i servizi sociali direttamente competenti. La Comunità non adotta misure coercitive ma azioni persuasive di controllo e tutela, compatibili con le necessarie prestazioni socio-educative-assistenziali. Pertanto la FUGA dell’ospite, dal momento della segnalazione agli organi di Polizia, non comporta alcuna responsabilità per la Comunità.